In attesa dei provvedimenti che renderanno l’incentivo esecutivo ed esigibile, vediamo come funzionerà la nuova agevolazione prevista dal Ministero della Transizione Ecologica per l’acquisto di stazioni di ricarica da parte di aziende e professionisti.
L’Ecobonus è morto, viva l’Ecobonus!
Al 31 dicembre 2021 è scaduto il credito d’imposta – cosiddetto Ecobonus – del 50% (spalmato in 10 anni) destinato a privati e aziende per l’acquisto di stazioni di ricarica per auto elettriche ad uso privato.
Funzionava così: si acquistava la wallbox a prezzo pieno e poi si recuperava il 5% della spesa, IVA esclusa, ogni anno per dieci anni in dichiarazione dei redditi, come sconto sulle tasse da pagare. Nel computo, oltre all’acquisto della stazione di ricarica, rientravano anche le spese di installazione ed eventuali aumenti di potenza, per un totale massimo di 2.500€.
L’Ecobonus, attivo dal 2019, si è esaurito nel 2021 e non è stato rinnovato nella legge finanziaria di fine anno.
L’unico incentivo economico per i privati cittadini rimane, al momento, l’allettante credito di imposta del 110% del cosiddetto Superbonus: la misura a supporto dei lavori di efficientamento energetico degli immobili che, a patto di un miglioramento di almeno due classi di efficienza energetica, permette di far rientrare nell’incentivo anche l’installazione della stazione di ricarica e l’aumento di potenza disponibile fino a 7 kW.
Ad oggi, ancora nessuna agevolazione per imprese e professionisti.
Il Superbonus 110%, infatti, non riguarda le imprese e i professionisti, che dunque non avrebbero alcun modo per risparmiare o sentirsi incentivati all’installazione di una stazione di ricarica per auto elettriche. In loro soccorso è in arrivo una nuova legge, già pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 20 ottobre 2021, e al momento in attesa dei decreti attuativi.
Si tratterà di un contributo all’acquisto di stazioni di ricarica per auto elettriche dedicato esclusivamente ad aziende e Partite IVA.
Visto che però sembra che il bonus sia valido per tutte le installazioni fatte a partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (e dunque dal 20 ottobre scorso), conviene prepararsi!
L’incentivo, che ancora non ha un nome ufficiale e che quindi per comodità chiameremo Bonus MITE (dal nome del Ministero della Transizione Energetica che ha ideato il provvedimento), prevede un bonus economico, ex-post, per installazioni di infrastrutture di ricarica per auto elettriche (sia in corrente alternata che continua, anche con accesso aperto al pubblico), effettuate da imprese e professionisti.
Clicca qui per scaricare il testo del nuovo Bonus pubblicato in Gazzetta Ufficiale (da pag. 12).
Come verrà erogato il Bonus MITE?
Come detto, i decreti attuativi non sono ancora pubblici, dunque le regole di ingaggio non sono ancora chiarissime.
Quello che si sa dal testo del decreto, però, è che il bonus sarà erogato con un trasferimento diretto sul conto dei beneficiari, dopo una procedura di domande a sportello gestita da Invitalia.
Ci sarà dunque una prima fase di presentazione delle domande e dei progetti di investimento (ancora tutta da regolamentare attraverso decreti attuativi), seguita da una fase di valutazione in ordine cronologico di arrivo dei progetti e di aggiudicazione del contributo.
Seguirà dunque la fase di rendicontazione, in cui si dovranno produrre i documenti necessari a vedersi riconosciuto l’incentivo, che verrà poi bonificato direttamente sul conto dell’azienda o del professionista.
A quanto ammonta il Bonus MITE?
I valori economici sono molto interessanti: il bonus riconosce un contributo pari al 40% dell’investimento complessivo, con i seguenti limiti di spesa totale (ovvero la base su cui viene calcolato il 40%):
- Wallbox a corrente alternata, minimo 7.4 kW: €2.500,00 per singolo dispositivo (acquisto e installazione).
- Colonnine a corrente alternata con due connettori, da almeno 7.4 kW: €8.000,00 per singolo dispositivo (acquisto e installazione).
- Stazioni di ricarica in corrente continua, fino a 50 kW: €1.000,00 per kW (acquisto e installazione – es. €50.000,00 per una stazione da 50 kW).
- Stazioni di ricarica in corrente continua dai 51 ai 100 kW: €50.000,00 per singola stazione (acquisto e installazione).
- Stazioni di ricarica in corrente continua oltre 100 kW: €75.000,00 per singola stazione(acquisto e installazione).
- Per i professionisti, il valore della stazione di ricarica non potrà essere superiore al volume d’affari dell’ultima Dichiarazione IVA. In caso di professionisti che applicano il regime forfettario IVA, il valore della stazione di ricarica non può essere superiore a €20.000,00.
Ad esempio, dunque, acquistando una wallbox da 7.4 kW, si potrà spendere fino a 2.500,00€ per vedere riconosciuto il 40% (dunque 1.000€) come contributo. Ovviamente, se si spendono 1.000€ tra acquisto e installazione, il 40% verrà calcolato su 1.000€ e ammonterà dunque a 400€.
All’interno dei limiti di spesa complessiva, possono essere anche incluse:
- spese di allaccio alla rete elettrica (massimo 10% della spesa totale ammissibile)
- spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudo (massimo 10%).
Tornando all’esempio precedente, dunque, acquistando una wallbox da 7.4 kW, abbiamo un “budget totale” di 2.500€ su cui calcolare il contributo. Le spese di connessione alla rete elettrica non possono superare il 10% della spesa complessiva (dunque 250€), e lo stesso si può dire per le spese di progettazione eccetera.
Come posso usare il Bonus MITE?
Vista l’entità del Bonus, non da poco, questo incentivo potrebbe essere quello giusto per rompere gli indugi e dotare la vostra azienda di una o più stazioni di ricarica per veicoli elettrici – per uso interno o per offrire il servizio a terzi -, oppure per aggiungere la ricarica per veicoli elettrici alle vostre linee di business esistenti.
Coprendo infatti l’intero range dell’infrastruttura di ricarica, dalle Wallbox all’Ultra-fast charging, la scelta è solo vostra.
La certezza è che sarà bene farsi trovare pronti all’apertura della procedura per presentare i vostri progetti!
Come prepararmi alla presentazione della domanda?
Non sappiamo ancora con esattezza le richieste esatte della domanda di presentazione del progetto, ma per certo servirà iniziare a cercare le risposte ad alcune domande chiave:
- Esigenza. Che problema voglio risolvere con delle stazioni di ricarica per auto elettriche?
- Soluzioni. Che tipologie di stazioni di ricarica servono alla mia attività?
- Rete. Ho bisogno di richiedere un nuovo allaccio alla rete elettrica?
- Investimento. A quanto ammonterà l’investimento complessivo?
- Business Model. Qual è il business model che vorrei realizzare con questa infrastruttura di ricarica?
Sono tutte domande a cui il team di Sagelio si prepara dal 2017.
Entra in contatto con i nostri consulenti, e valutiamo insieme cosa può servirti!
In attesa dei provvedimenti che renderanno l’incentivo esecutivo ed esigibile, vediamo come funzionerà la nuova agevolazione prevista dal Ministero della Transizione Ecologica per l’acquisto di stazioni di ricarica da parte di aziende e professionisti.