Dal 1 marzo sono attivi gli incentivi all’acquisto di auto elettriche, ibride e colonnine di ricarica ad uso domestico: ecco come sfruttarli al meglio.
L’ormai quasi sacro report annuale sull’E-Mobility dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano lo aveva annunciato pochi mesi fa: l’incentivo target a cui puntare per rendere più appetibile l’acquisto di veicoli interamente elettrici doveva essere di 6.000€.
Con uno sconto simile, infatti, considerando la vita media di un’auto in Italia, i comunque ben superiori costi di acquisto sarebbero stati effettivamente compensati dai notevoli risparmi sul “carburante” (ipotizzando un mix di ricariche domestiche e presso infrastrutture pubbliche) e dalle già esistenti esenzioni sul bollo e avrebbero reso il famigerato TCO – Total Cost of Ownership, ovvero il costo totale di possesso – di un’auto ad emissioni zero almeno pari a quello di un’auto con motore endotermico.
E, udite udite, proprio così è stato: nella Manovra 2019 sono state introdotte misure nettamente incentivanti per veicoli a basso impatto ambientale. Da un lato, la famigerata ecotassa per veicoli ad alte emissioni di CO2/km; dall’altra, fino a 6.000€ di incentivi per l’acquisto di auto elettriche o ibride, e fino al 50% di detrazioni fiscali sull’acquisto di stazioni di ricarica ad uso domestico.
Auto: incentivi dai 1.500 ai 6.000 euro
Riportiamo di seguito una tabella per classificare gli incentivi per l’acquisto di veicoli a bassissime emissioni di CO2 (fino a 20g/km), ovvero i full electric.
Gli incentivi si riferiscono ai veicoli di categoria M1, ovvero adibiti al trasporto di persone, con al massimo 8 posti a sedere escluso il conducente.
Livello di emissioni | Senza rottamazione veicolo Euro 0-1-2-3-4 della stessa categoria | Con rottamazione veicolo Euro 0-1-2-3-4 della stessa categoria (veicolo proprio o di familiari conviventi, intestato da almeno 12 mesi). |
0 – 20 grammi CO2 per km(Veicoli full electric) | € 4.000,00 | € 6.000,00 |
20,1 – 70 grammi CO2 per km(Veicoli ibridi – verificare specifiche singoli modelli) | € 1.500,00 | € 2.500,00 |
Scooter e moto: sconti fino a 3.000 euro
In questo caso, la norma non è tanto focalizzata all’incentivazione all’acquisto di veicoli a basse emissioni, quanto al rinnovo del parco veicoli.
Infatti, chiunque rottami un motociclo di categoria L1 (fino a 50cc) o L3 (oltre 50 cc) con classificazione Euro 0, 1 o 2, avrà diritto al 30% di sconto sull’acquisto del nuovo, fino a un massimo di 3.000€.
Ecobonus valido anche per il leasing
La normativa esplicita che l’incentivo sarà anche valido per le locazioni finanziarie, oltre che per gli acquisti. Ancora poco chiara l’applicazione in questo caso.
Cosa fare per aggiudicarsi gli incentivi?
La procedura è completamente fuori dal controllo dell’acquirente: il pallino è in mano a case costruttrici e concessionari, che dal 1 marzo possono registrarsi sul portale dedicato del MISE e “prenotare” quota incentivi, a patto che poi le vetture vengano immatricolate entro sei mesi dalla registrazione.
Al fine di ridurre le code e il rischio di non aggiudicazione, il Ministero ha deciso di erogare gli incentivi gradualmente: adesso ci si può prenotare solo per i primi 20 milioni di € dei 60 allocati in totale per il 2019; le successive tranches saranno rese disponibili nei mesi successivi.
Dove trovare le norme di riferimento?
Il sito del MISE ha predisposto una pagina con i riferimenti normativi, consultabile a questo link.
Più difficile reperire il testo del decreto attuativo dei commi della Manovra riferiti all’ecobonus: Policymakermag ne ha pubblicato una bozza apparentemente molto prossima al testo definitivo.