Lo scorso 19 ottobre, presso il Palazzo Giureconsulti a Milano, Assolombarda e la Camera di Commercio di Milano-Monza Brianza-Lodi hanno promosso l’iniziativa MCE 4×4 2023 – Incroci e Transizioni, arrivata alla sua ottava edizione. Nella conferenza Future Storming sulla mobilità si è giunti ad una conclusione: affinché i trasporti riducano le emissioni di gas serra, la parola chiave è innovare. Innovare la cultura di persone e aziende, le infrastrutture e i veicoli, e per fare ciò le startup sono un elemento chiave.
Dal rapporto “Le startup innovative in ambito mobilità“, risulta che il 5,7% delle startup innovative presenti in Italia (836) sono attive nel settore dei trasporti, come ad esempio automotive, logistica e mobilità elettrica. Ciò che spicca è il numero maggiore di brevetti depositati e la notevole prevalenza giovanile tra amministratori, soci e dipendenti rispetto al resto delle startup. Assolombarda, in più, riporta che queste startup hanno generato nel 2021 un valore totale della produzione di 140,6 milioni di euro e che nel periodo Covid il valore è cresciuto del 59,5%.
La vicepresidente di Assolombarda, Gioia Ghezzi, ha dichiarato: “I trasporti sono responsabili per il 28% delle emissioni di gas serra, quindi è inevitabile partire da questo tema se vogliamo raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione che ci siamo dati per il 2030 come prima tappa e per il 2050 per il Net Zero. Per cogliere questa sfida serve pianificazione, coraggio politico ed una collaborazione tra aziende e startup impegnate nel comparto, per nuove proposte capaci di rendere sostenibili gli spostamenti. Questa rassegna intende costruire una rete finalizzata a favorire uno scambio proficuo tra istituzioni e realtà produttive per valorizzare progetti e idee concrete che migliorino le nostre città.”.
All’introduzione della vicepresidente Ghezzi si è aggiunto un intervento autorevole come quello di Cosimo Accoto, ricercatore al MIT di Boston e professore all’università di Modena-Reggio Emilia. Accoto ha parlato, tra l’altro, delle nanotecnologie per i nuovi materiali che renderanno possibile ai veicoli danneggiati di autorigenerarsi (entro certi limiti).
Nell’intervista ad Alain Visser, CEO di Lynk & Co., si è parlato di come molti dei problemi legati alla mobilità sono dovuti alla quantità altissima di auto che per il 90% del tempo sono ferme. Il modello di mobility as a service proposto dalla sua società (leader in materia di innovazione sui modelli di business in ambito auto negli ultimi anni) vuole ridurre il numero delle auto circolanti e superare il concetto di proprietà: quel che importa è avere un veicolo a disposizione quando serve.
E’ stato poi il momento di Sagelio, con Claudio Tanzariello, nostro responsabile Impatto e Operations, che ha raccontato l’esperienza della nostra azienda che sta cercando di portare l’approccio delle società benefit in un settore complesso come quello della mobilità. L’intervento ha acceso l’attenzione del pubblico e creato stimoli di riflessione per le dieci start-up finaliste che si sono presentate sul palco alla ricerca di reti e finanziamenti. Buona fortuna a loro!